Oltre cento vetri provenienti direttamente dalla collezione privata di Archimede Seguso , dalla sua abitazione veneziana a pochi passi da piazza San Marco, affacciata sul teatro La Fenice.
Stavano lì, dal 1999, a ricordare l’opera del grande maestro vetraio, a rappresentare quei settant’anni passati davanti alla bocca della fornace a Murano, seduto sullo scranno di legno, impegnato, come amava dire, “a soffiare l’anima” dentro una palla di vetro incandescente. [..]